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Attività di vigilanza sulla gestione dei rifiuti: i dati 2019

La Giunta regionale, con la deliberazione n. 32/49 del 29.7.2021, ha disposto la pubblicazione dei dati utili a definire lo stato di attuazione dei piani regionali di gestione dei rifiuti e dei programmi, secondo quanto previsto dall’articolo 199 del d. lgs. n. 152 del 3.4.2006, come modificato dalla legge n. 221 del 28.12.2015 e dal d. lgs. 116 del 3.9.2020. I dati relativi al 2019 sono stati raccolti ed elaborati dal Catasto rifiuti incardinato presso l’ARPAS e dal competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente.

La Sardegna ha raggiunto il 72,96% di raccolta differenziata, con un incremento di oltre 6 punti percentuali rispetto al 2018, andando oltre la previsione programmatica di incremento annuo del 4% di raccolta differenziata. Tale risultato è senza dubbio legato alla prestazione del Comune di Cagliari, che ha raggiunto il 64% di raccolta differenziata, migliorando di circa 30 punti percentuali rispetto all’anno precedente. La Sardegna si colloca così al secondo posto fra le regioni italiane, a circa 2 punti percentuali dal Veneto.

363 Comuni su 377, cioè il 96%, hanno superato l’obiettivo di legge del 65% (contro i 341 del 2018), per una popolazione pari a circa l’80% sul totale. In particolare 118 Comuni hanno superato l’80% di raccolta differenziata, cioè l’obiettivo che questa Amministrazione si propone di conseguire al 2022, ed un Comune, quello di Orosei, ha superato addirittura il 90%. Inoltre 202 Comuni si collocano fra il 70% e l’80% e 43 Comuni fra il 65% e il 70%. Come nel 2018, nella prima fascia si collocano Comuni interessati da importanti flussi turistici come Orosei e Tortolì, affiancati da Comuni meno popolosi come Monti, Sant’Antonio di Gallura e Ussassai, nonché da interi territori nei quali i servizi di raccolta sono svolti in maniera associata come l’Associazione dei Comuni di Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì, l’Unione della Trexenta e la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai.

Continua il trend positivo di crescita del riciclaggio con il raggiungimento di valori superiori all’obiettivo di legge fissato per il 50% al 2020: a seconda del metodo di calcolo utilizzato fra quelli proposti dalle norme comunitarie, la nostra isola ha conseguito un risultato pari al 57% o al 63%, in aumento di diversi punti percentuali rispetto al dato 2018.

Dopo la crescita registrata nel 2018, riprende la riduzione della produzione totale dei rifiuti urbani, con un decremento di circa il 2% rispetto all’anno precedente. Inoltre, si è registrata una riduzione percentuale della produzione di rifiuti urbani per unità di PIL rispetto al 2010 pari al 6,8%.

Si confermano le tendenze positive relative alla riduzione della quantità di rifiuto urbano avviato a discarica, con particolare riferimento ai rifiuti urbani biodegradabili, e al consolidamento della quantità di rifiuto avviato a termovalorizzazione, per via del funzionamento con continuità dell’impianto di Capoterra.

Le volumetrie residue in discarica destinate alla chiusura del ciclo dei rifiuti urbani risultano in aumento del 39% rispetto all’anno precedente.

I conferimenti in discarica per la totalità dei rifiuti speciali non pericolosi aumentano del 3% e le corrispondenti volumetrie residue sono più che raddoppiate; tale incremento è dovuto principalmente all’ampliamento della discarica di Genna Luas a servizio della Portovesme Srl. Tenendo in considerazione le sole utenze diffuse, i conferimenti sono aumentati 16%. I conferimenti nelle discariche per rifiuti inerti aumentano del 24% mentre i volumi residui si riducono del 13%.

La produzione totale di rifiuti speciali nel 2019 ha subito un incremento del 16,41% rispetto al 2018. In particolare si registra una variazione percentuale della produzione di rifiuti speciali per unità di PIL rispetto al 2010 pari a -5,5% per i rifiuti non pericolosi e +6,7% per i rifiuti pericolosi.

La percentuale di rifiuti speciali avviati a preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio rispetto al totale gestito nel 2019 è stata del 48,7%, oltre 5 punti percentuali superiore al valore del 2018.

La percentuale di rifiuti speciali avviati a termovalorizzazione e incenerimento rispetto al totale gestito nel 2019 è leggermente diminuita passando dall'1,1% del 2018 allo 0,8% del 2019.

È lievemente aumentata la percentuale di rifiuti speciali avviati a smaltimento di discarica rispetto al totale gestito, passata dal 34,2% del 2018 al 36,4% del 2019.

La superficie destinata al riutilizzo di fanghi in agricoltura è pari a 2.639,46 ettari, ovvero il 2,86% in più rispetto al 2018.

Consulta i documenti
Deliberazione n. 32/49 del 29/07/2021
Allegato Deliberazione n. 32/49