Tutela della fauna ittica delle acque dolci
La Regione Sardegna, con l’Assessorato della difesa dell’Ambiente, le Agenzie regionali e le Università, promuove attivamente la tutela degli ecosistemi delle acque dolci.
I sistemi dulciacquicoli e la fauna d'acqua dolce che li popola sono altamente vulnerabili a causa dell'attività antropica che vi si svolge: il continuo intervento dell'uomo su questi importanti ecosistemi mette in pericolo la sopravvivenza delle popolazioni, con evidente perdita di biodiversità, con effetti negativi in particolare sulle specie autoctone.
Solo per fare alcuni esempi, negli ultimi decenni molte delle popolazioni di pesci d’acqua dolce hanno subito consistenti riduzioni in termini di areale come conseguenza di una somma di estinzioni locali; alcune specie endemiche corrono il rischio di estinzione totale; se non si arresta questo fenomeno, si rischia la perdita irreversibile di una parte preziosa del patrimonio faunistico regionale.
I principali fattori di minaccia indotti dalle attività dell’uomo sono l'inquinamento, l'introduzione di specie alloctone, le attività che comportano frammentazione degli habitat unitamente alla caratteristica scarsità delle risorse idriche dei corsi d’acqua della Sardegna.
In particolare, la presenza delle specie alloctone va ad alterare il corretto funzionamento degli ecosistemi con conseguente estinzione delle specie locali: le invasioni biologiche rappresentano la seconda causa di riduzione della biodiversità, ma tutte le minacce concorrono sinergicamente a determinare sia la contrazione degli areali di distribuzione che le estinzioni occasionali delle specie autoctone.
Attualmente in Sardegna l'ittiofauna comprende un totale di 22 specie (7 native e 15 non native) e tra queste, secondo la Lista Rossa IUCN, due –sono classificate in pericolo critico (CR: Anguilla anguilla Linnaeus, 1758 e Salmo ghigii Pomini 1941 ex macrostigma) ed una come vulnerabile (VU: Alosa fallax Lacépède, 1803).
Per preservare la biodiversità e per la conservazione di questi importanti ecosistemi naturali l’approccio ritenuto più corretto è rappresentato da una gestione integrata che contempli
- azioni di carattere generale che riguardano principalmente la gestione dei fiumi e dei laghi
- aspetti normativi
- piani di tutela per le specie a più alto rischio di estinzione
In questa sezione troveranno posto alcuni progetti di tutela della fauna ittica che l’Amministrazione regionale ha portato avanti, tra cui la Carta Ittica della Sardegna.