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Azzurra ritrovata senza vita lungo le coste della Tunisia

E’ stata ritrovata senza vita su una spiaggia del Golfo di Hammamet la tartaruga Azzurra, una delle quattro rilasciate il 9 ottobre scorso a San Giovanni di Sinis: i ricercatori dell’Istituto IAS-CNR di Oristano afferente al CReS, nodo della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, nutrivano da giorno forti preoccupazioni per le sorti dell’esemplare, il cui dispositivo satellitare ha ripreso a trasmettere il 14 marzo dalla costa tunisina dopo una decina di giorni di silenzio.

Sulle cause della morte indagheranno i biologi del “Institut National des Sciences et Technologies de la Mer” che gestiscono il Centro di Recupero della fauna marina di Monastir, in Tunisia, che, su richiesta del team di ricercatori sardi, ha raggiunto il luogo e recuperato la tartaruga per sottoporla necroscopia: molto probabilmente, dall’analisi dei dati trasmessi dal dispositivo, è rimasta impigliata in una rete da pesca.

Azzurra era stata recuperata sulle coste di Quirra (Villaputzu) dai biologi dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara il 26 luglio del 2020 a seguito della segnalazione di un pescatore che l’ha notata in difficoltà: effettivamente presentava una profonda ferita alla pinna anteriore destra dovuta ad intrappolamento da lenza ancora presente.

Dopo il recupero e la staffetta per la consegna da parte dell’AMP, era stata visitata alla Clinica veterinaria dei Due mari: la TAC aveva evidenziato una profonda frattura alla pinna che ha richiesto un lungo periodo di cura e degenza presso il Centro di Recupero del Sinis, fino al momento della sua liberazione col satellitare.

Dopo il rilascio nel Sinis, si era diretta decisa verso sud, fino a costeggiare l’Africa settentrionale, per risalire poi verso la Sicilia e proseguire la discesa verso il golfo di Hammamet.

Questa brutta notizia non scoraggia i ricercatori della Rete regionale per la fauna marina che, in contatto con il gruppo tunisino, cercheranno di recuperare il dispositivo satellitare di Azzurra per riutilizzarlo in una prossima liberazione.