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Primi nidi Caretta 2023

Questo fine settimana ha registrato l’apertura col botto della stagione delle nidificazioni di Caretta caretta sulle spiagge della Sardegna, in leggero ritardo rispetto al resto d'Italia: sono infatti tre i siti nei quali, grazie alle segnalazioni dei cittadini, sono stati individuati e messi in sicurezza altrettanti nidi di tartaruga marina.

Il primo rinvenimento si è avuto la mattina di venerdì 7 luglio, nel litorale di Li Junchi a Badesi, nel quale l’operatore che puliva la spiaggia ha notato tracce evidenti di emersione: l’intervento della stazione del CFVA di Trinità d’Agultu ha consentito di delimitare provvisoriamente l’area ed attendere l’intervento del nodo della Rete regionale per la conservazione della fauna marina competente per territorio, Area Marina Protetta Isola dell’Asinara col supporto dell’Associazione CRAMA.

Il giorno successivo, alla presenza del coordinamento della Rete regionale e del responsabile scientifico IAS – CNR, è stata rinvenuta la camera del nido con le uova e messo in sicurezza il sito secondo i protocolli regionali.

Nella notte di sabato 8 la segnalazione alla sala operativa del CFVA da parte dei frequentatori della spiaggia del Poetto di Quartu S.Elena ha consentito di individuare e osservare una tartaruga che scavava il nido e deponeva le uova: sul posto, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Marco Porcu ha atteso l’arrivo del personale della Base Logistica Operativa Navale locale del CFVA e dell’Area marina Protetta Capo Carbonara, nodo competente per territorio, che hanno messo provvisoriamente in sicurezza il sito. Accertata immediatamente la presenza delle uova nella camera del nido, la mattina successiva si è sistemata la recinzione del sito secondo il disciplinare operativo per le nidificazioni e disposto un presidio straordinario, grazie alla disponibilità delle associazioni di volontariato iscritte all’elenco regionale di protezione civile.

Il rinvenimento del terzo nido è dell’alba di domenica 10 nella spiaggia di Cea in Comune di Tortolì: la segnalazione di un turista che passeggiava in spiaggia alle prime ore del mattino ha consentito di individuare la deposizione, provvisoriamente messa in sicurezza dal personale del Corpo Forestale di Tortolì ed Arbatax. La competenza territoriale delle coste ogliastrine è del CReS, Centro di Recupero del Sinis, che nella serata di lunedì ha ispezionato il sito, individuando la camera con le uova e predisponendo le misure di protezione del nido.

Le spiagge del Poetto e di Tortolì si confermano tra le destinazioni tra le preferite dalla Caretta: già da anni infatti si registrano, oltre a numerosi avvistamenti e recuperi di esemplari in mare, ricorrenti eventi straordinari di nidificazione.

La schiusa dei tre nidi è prevista per le prime settimane di settembre, dopo un tempo medio di incubazione, alle nostre latitudini e temperature, di 50-60 giorni: nelle tre camere del nido sono stati sistemati altrettanti termometri che consentiranno ai biologi di stabilire con buona approssimazione il periodo della schiusa.

La tempestività di allerta ai numeri di emergenza della sala operativa della Rete regionale (1515 e 1530) ha consentito, anche in questo caso, di mettere in moto la macchina costituita da Assessorato della Difesa dell'Ambiente, CFVA, Guardia Costiera, Centri di recupero e CNR e garantire la messa in sicurezza, il monitoraggio e la tutela del nido, fondamentale per la conservazione della specie: l’attenzione rimane alta e si rimane in attesa, ancora per qualche settimana, di nuove segnalazioni.