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Pubblicati i dati sulla gestione dei rifiuti transfrontalieri in Sardegna nel 2016

L'Assessorato della difesa dell'ambiente della Regione Sardegna ha raccolto i dati dei movimenti di rifiuti che hanno interessato il territorio regionale nell’anno 2016, sulla base delle comunicazioni provenienti dalle province isolane e delle informazioni ottenute consultando i dati MUD, anche tramite il supporto del Catasto regionale dei rifiuti dell’ARPAS e del Sistema Informativo Regionale Ambientale.

Al fine di garantire, con la più ampia trasparenza, che l’informazione ambientale sia diffusa e fruibile dal pubblico, anche con formati facilmente consultabili, è stato predisposto un opuscolo che offre una visione generale della dinamica delle spedizioni di rifiuti che si verificano da e verso il territorio regionale.

I dati della prima parte del rapporto riguardano i movimenti soggetti a notifica e autorizzazione preventiva da parte delle autorità (le Province); nella seconda parte sono stati riportati i dati sui movimenti di rifiuti soggetti ai soli obblighi di informazione.

Dai dati pubblicati si può rilevare che tutte le importazioni autorizzate relative all’anno 2016, provenienti prevalentemente dalla Spagna e dalla Gran Bretagna, sono pervenute alla sola Provincia del Sud Sardegna. I materiali in ingresso, pari a circa 80.000 tonnellate, costituiti da rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi d’acciaieria e individuati con codice CER 10.02.07*, sono stati destinati al recupero di metalli e dei composti metallici.

La Sardegna ha anche esportato quasi 66.000 tonnellate di rifiuti dalle province di Cagliari e del Sud Sardegna verso la Germania e il Portogallo. I rifiuti esportati sono i cosiddetti “filter cakes”, cioè fanghi riutilizzabili come materia prima in specifici processi metallurgici, di codice CER 050109*; rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose, contraddistinti dal codice CER 190301*, destinati allo smaltimento; rifiuti contenenti catrame della produzione degli anodi, con codice 100317*, destinati al trattamento fisico/chimico D9 previsto dall’allegato B al D.Lgs. 152/2006, finalizzato allo smaltimento D1 in discarica.

I rifiuti in uscita dalla Sardegna verso l’estero non soggetti ad autorizzazione preventiva ammontano a circa 29.000 tonnellate. Tra questi rifiuti spiccano per quantità quelli provenienti dalle centrali termoelettriche della Sardegna, i rottami metallici provenienti dalle attività di autodemolizione/rottamazione sparse nell’isola, la plastica e la gomma (prevalentemente pneumatici fuori uso) provenienti da impianti di gestione rifiuti.

I paesi verso cui è diretta la maggiore esportazione non soggetta ad autorizzazione sono la Turchia, la Francia, la Grecia, il Portogallo e il Regno Unito.

Consulta la documentazione
Relazione rifiuti transfrontalieri