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Attività di vigilanza sulla gestione dei rifiuti: i dati 2021

La Giunta regionale, con la deliberazione n. 44/23 del 14.12.2023, ha preso atto dei dati utili a definire lo stato di attuazione dei piani regionali di gestione dei rifiuti, secondo quanto previsto dall’articolo 199 del d. lgs. n. 152 del 3.4.2006, come modificato dalla legge n. 221 del 28.12.2015 e dal d. lgs. 116 del 3.9.2020. I dati relativi al 2021 sono stati raccolti ed elaborati dal Catasto rifiuti incardinato presso l’ARPAS e dal competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente.

La Sardegna ha raggiunto il 74,63% di raccolta differenziata, migliorando leggermente il risultato del 2020 e confermandosi, per il terzo anno consecutivo, al secondo posto fra le regioni italiane, a circa 2 punti percentuali dal Veneto.

Solo 8 Comuni, 3 in meno del 2020, per una popolazione pari al 9% del totale, non hanno raggiunto l'obiettivo di legge del 65%; tra questi è presente il Comune di Sassari che, per via della sua dimensione in termini di popolazione, è determinante per il raggiungimento degli obiettivi di Piano e in particolare per il conseguimento dell'80% al 2022. Sono, quindi, 369 su 377 i Comuni che hanno superato l’obiettivo di legge del 65%. In particolare 120 Comuni hanno superato l’80% di raccolta differenziata, anticipando in tal modo a livello locale l’obiettivo stabilito dal Piano regionale per il 2022. Tra questi, sono aumentati da 8 a 17 i Comuni che hanno superato l’85% mentre sono diminuiti quelli compresi tra l’80% e l’85%, che sono passati da 136 a 103. Inoltre 230 Comuni si collocano fra il 70% e l’80% e 19 fra il 65% e il 70%. Come nelle precedenti annualità, nella prima fascia si collocano Comuni interessati da importanti flussi turistici come Orosei e Siniscola, affiancati da Comuni meno popolosi come Monti, Sant’Antonio di Gallura e Ussassai, nonché da interi territori nei quali i servizi di raccolta sono svolti in maniera associata come l’Associazione dei Comuni di Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì, l’Unione dei Comuni del Coros e la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai.

L’indicatore relativo alla percentuale di rifiuti urbani avviati a preparazione per il riutilizzo e a riciclaggio non è migliorato rispetto a quanto rilevato nel 2020. Si tratta in ogni caso di un valore superiore all’obiettivo di legge del 55% al 2025: in funzione del metodo di calcolo utilizzato fra quelli proposti dalle norme comunitarie, la nostra Isola ha conseguito un risultato pari al 59% o al 63%.

La produzione complessiva dei rifiuti urbani è aumentata di quasi 37.000 tonnellate rispetto al 2020, con un incremento del 5,2%, superiore anche a quello registrato a livello nazionale (+2,3%).

Si registra una forte diminuzione dei rifiuti avviati alla termovalorizzazione, con conseguente incremento delle quantità di rifiuti urbani che sono state conferite direttamente in discarica, a causa dei lavori di ristrutturazione dei termovalorizzatori.

Le volumetrie residue in discarica destinate alla chiusura del ciclo dei rifiuti urbani sono aumentate del 40% nel 2021 rispetto al 2020, malgrado l’aumento dei conferimenti, a causa dei ritardi accumulati nella ristrutturazione dei termovalorizzatori che hanno comportato l’autorizzazione di incrementi di volumetria di discarica nel centro nord Sardegna.

I conferimenti in discarica per la totalità dei rifiuti speciali non pericolosi sono diminuiti del 5,7% e le corrispondenti volumetrie residue del 10,7%. Tenendo in considerazione le sole utenze diffuse i conferimenti sono diminuiti del 15%. I conferimenti nelle discariche per rifiuti inerti sono diminuiti del 3,9% e i volumi residui si sono ridotti del 3,3%.

La produzione totale di rifiuti speciali nel 2021 è aumentata del 12,4% rispetto al 2020. In particolare si registra una variazione percentuale della produzione di rifiuti speciali per unità di PIL rispetto al 2010 pari a +0,7% per i rifiuti non pericolosi e -1,3% per i rifiuti pericolosi.

La percentuale di rifiuti speciali avviati a preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio rispetto al totale gestito nel 2021 è stata del 53,0%, quasi un punto percentuale superiore al valore del 2020; mentre, la percentuale di rifiuti speciali avviati a termovalorizzazione e incenerimento si è riportata al valore registrato nel 2019 (0,8%) dopo il decremento registrato nel 2020 (0,6%).

È diminuita la percentuale di rifiuti speciali avviati a smaltimento in discarica rispetto al totale gestito, passata dal 33,7% del 2020 al 32,1% del 2021.

Infine, si segnala che la superficie destinata al riutilizzo di fanghi in agricoltura è stata pari a 2.310 ettari, inferiore di diversi punti percentuali (13,3%) rispetto al valore del 2020.

Consulta i documenti
Delibera 44/23 del 14.12.2023
Attività di vigilanza sulla gestione dei rifiuti in Sardegna 2021