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Pubblicato il 3° rapporto compost Sardegna 2023

Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dispone che le Regioni emanino misure volte a incoraggiare la raccolta separata e il recupero dei rifiuti organici, al fine di ottenere materie prime secondarie da utilizzare.  A tal proposito, il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani ha individuato le azioni da attuare per lo sviluppo del riciclaggio della sostanza organica, dando indicazioni per garantire l’adeguamento dell’impiantistica regionale e per promuovere l’utilizzo del compost.

In questi anni, pertanto, l’Amministrazione regionale ha programmato e finanziato diversi interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti di compostaggio di qualità, all’ottimizzazione di quelli esistenti e alla conversione di alcuni impianti di stabilizzazione in impianti di recupero.

Inoltre, in data 21 dicembre 2021, è stato stipulato tra la Regione Sardegna e il Consorzio Italiano Compostatori (C.I.C.), consorzio nazionale volontario tra aziende ed enti italiani pubblici e privati che producono compost, un Accordo di programma per favorire il riciclaggio dei rifiuti organici e promuovere la produzione e l’utilizzo dei materiali ottenuti dal loro recupero.

In attuazione di tale Accordo di programma, a quattro anni dalla pubblicazione del 2° Rapporto compost Sardegna, viene nuovamente fatto il punto della situazione relativa alla gestione dei rifiuti organici da raccolta differenziata in Sardegna. Il 3° Rapporto illustra i progressi della filiera dal 2019 al 2023 sia in termini quantitativi che qualitativi e fornisce spunti sulle azioni da intraprendere per l’ulteriore consolidamento del settore, soprattutto con riferimento allo sviluppo del mercato del compost in Sardegna.

Il Rapporto è strutturato sulla base dei dati di cui al 23° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna redatto da ARPAS, secondo cui, nel 2021, sono state raccolte in maniera differenziata circa 217.500 tonnellate di umido e circa 27.000 tonnellate di verde.

É presente un’analisi della qualità merceologica della frazione organica da raccolta differenziata, fattore determinante ai fini della produzione di compost di qualità. Mediamente in Sardegna la percentuale di materiali non compostabili è risultata del 2,9%, valore di eccellenza se si considera che il valore medio nazionale sfiora il 6,2%, migliore anche del dato rilevato nel 2019 per la redazione del 2° Rapporto compost.

Il documento illustra anche le caratteristiche del sistema impiantistico in Sardegna, e contiene una scheda informativa sintetica per ciascun impianto dell’isola, con le caratteristiche dei prodotti e del loro mercato.

Rispetto a tale ultimo aspetto, sulla base delle risposte fornite dai gestori risulta che il materiale sfuso viene ceduto prevalentemente con un prezzo medio di 5 €/t. Il compost prodotto è ancora prevalentemente utilizzato in agricoltura: il 62,2% in agricoltura professionale e il 15,6% in agricoltura amatoriale, in linea con i dati rilevati a livello nazionale. Il Rapporto illustra alcuni ulteriori interessanti sbocchi per questo prodotto, quali i lavori di manutenzione e/o impianto del verde urbano o di altre infrastrutture verdi come, ad esempio, bordure stradali, scarpate ferroviarie e simili, svolte dalle pubbliche amministrazioni o da attività private che lavorano nel pubblico.

Consulta i documenti
3° Rapporto Compost Sardegna 2023