Aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani
Con la deliberazione n. 4/145 del 15 febbraio 2024 la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento della sezione rifiuti urbani del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Si ricorda che il Piano è costituito anche dalle sezioni riguardanti i rifiuti speciali, la bonifica delle aree inquinate e l’amianto.
Il Piano è stato aggiornato alla luce delle prescrizioni della direttiva 2008/98/CE, dell’Ottavo programma d'azione per l'ambiente dell’Unione, del programma nazionale per la gestione dei rifiuti e delle nuove norme che attengono alla gestione dei rifiuti urbani intervenute tra il 2017 e il 2023.
Il documento è impostato sul rispetto della gerarchia comunitaria della gestione dei rifiuti, che individua la seguente scala di opzioni nella gestione di un rifiuto:
- prevenzione della produzione dei rifiuti;
- preparazione per il riutilizzo;
- riciclaggio o recupero di materia;
- recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
- smaltimento.
Il documento ha individuato le azioni necessarie affinché:
- la produzione dei rifiuti urbani sia ridotta;
- le discariche siano limitate ai rifiuti non riciclabili e non recuperabili;
- il recupero energetico sia limitato ai materiali non riciclabili;
- sia massimizzata la reimmissione dei rifiuti urbani nel ciclo economico ovvero siano promossi l’utilizzo dei rifiuti per la produzione di materiali commerciali debitamente certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale;
- sia promosso lo sviluppo di una “green economy” regionale, fornendo impulso al sistema economico produttivo nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, all’insegna dell’innovazione e della modernizzazione;
- siano ottimizzate le fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento;
- siano confermati gli obiettivi del Piano vigente al 2022 e sia verificata la possibilità di porre obiettivi più ambiziosi al 2029.
Il ciclo di gestione dei rifiuti deve essere innanzitutto orientato alla riduzione della produzione dei rifiuti. A tale proposito, il Piano aggiorna e rafforza il programma di prevenzione della produzione dei rifiuti presente nel Piano del 2016, anche in considerazione dei contenuti dell’aggiornamento del programma nazionale di prevenzione in corso di revisione.
L'aggiornamento del Piano sottolinea l’importanza di una puntuale ed attenta progettazione di raccolte differenziate ad alta efficienza, che consentano di intercettare già a livello domiciliare frazioni di rifiuto a basso grado di impurità da inviare direttamente al riciclo; pertanto, il documento prevede il coinvolgimento degli ultimi Comuni ancora in ritardo al fine di conseguire l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata al 31.12.2029. Il Piano prevede, inoltre, azioni volte ad assicurare la raccolta separata dei rifiuti tessili da parte dei Comuni.
Altro obiettivo qualificante dell’aggiornamento del Piano è il conseguimento del 70% di riciclo al 2029, in netto anticipo rispetto all’obiettivo comunitario del 60% al 2030 e del 65% al 2035, attraverso:
- l’applicazione sistematica agli impianti di compostaggio di qualità delle linee guida tecniche finalizzate al miglioramento della qualità del compost e alla realizzazione degli impianti di digestione anaerobica previsti;
- il completamento dell'infrastrutturazione del territorio regionale attraverso la realizzazione di centri di preparazione per il riutilizzo, di piattaforme di recupero dei rifiuti tessili, degli ingombranti e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché la realizzazione delle piattaforme di prima valorizzazione degli imballaggi e dei centri di selezione e stoccaggio ancora mancanti;
- la promozione del recupero del compost attraverso appositi accordi di programma con gli utilizzatori e i produttori;
- il rinnovo del protocollo di intesa con il CONAI;
- il mantenimento dello strumento delle analisi merceologiche anche al fine di modulare le tariffe di conferimento in funzione della qualità dell'umido;
- il controllo strutturato degli impianti al fine di garantire la qualità della filiera di riciclo a valle della raccolta differenziata;
- la promozione degli acquisti verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
Inoltre, l'aggiornamento del Piano regionale minimizza ulteriormente l'importanza delle operazioni di smaltimento, che dovrà riguardare una quota ridotta del rifiuto urbano. In particolare, il conferimento in discarica dovrà essere ridotto ai rifiuti non idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo; in aggiunta, la quantità di rifiuti urbani collocati in discarica dovrà essere, al 31.12.2029, inferiore al 10% del totale dei rifiuti urbani. L'aggiornamento del Piano conferma lo schema impiantistico di riferimento caratterizzato dall'individuazione di due centri di termovalorizzazione, ubicati a Macchiareddu e a Tossilo, e la previsione di un unico Ambito Territoriale Ottimale coincidente con l'intero territorio regionale.
Il Piano regionale aggiorna, infine, i criteri per l'individuazione, da parte delle Province, delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti sul territorio regionale; tali criteri riguardano anche gli impianti dei rifiuti speciali.
L'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è stato assoggettato alla procedura di verifica dell'assoggettabilità a valutazione ambientale strategica e a verifica di assoggettabilità a valutazione di incidenza, entrambe concluse positivamente senza la necessità di attivare ulteriori fasi del procedimento.
Consulta i documenti
Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti - Aggiornamento
Deliberazione n.4/145 del 15.02.2024