Pericolosità da inondazioni costiere
Nonostante il territorio nazionale sia costituito da circa 7400 Km di fascia costiera, la valutazione del rischio costiero da inondazione è limitato a poche porzioni di territorio. Negli ultimi tempi, la consapevolezza che l’erosione costiera influenzi in modo negativo le attività turistiche distribuite lungo il litorale ha determinato una crescente attenzione alla tutela dei litorali. Le misure di protezione dall’erosione dei tratti costieri determinano una riduzione del rischio da inondazione costiera. La spiaggia, infatti, per sua natura esercita , nel caso di forti mareggiate, un’azione di protezione nei confronti del retrospiaggia riducendo la pericolosità dell’evento. Inoltre, la presenza di litorali sabbiosi liberi si traduce in una riduzione del valore esposto, in quanto eventuali mareggiate coinvolgono prevalentemente un sistema, la spiaggia appunto, dotato per definizione di una buona resilienza nei confronti di un’eventuale sommersione. L'art. 2 della Direttiva 2007/60/CE annovera anche inondazioni marine al pari delle “inondazioni causate da fiumi, torrenti di montagna, corsi d’acqua temporanei mediterranei" e, all’art. 6.6, specifica che per le zone costiere in cui esiste un adeguato livello di protezione, si prevedano l’elaborazione di mappe della pericolosità da alluvione limitate anche al solo scenario più gravoso (eventi estremi).
In recepimento della Dir. 2007/60/CE la Regione Sardegna si è dotata del Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) che contiene la mappatura della pericolosità di inondazione da eventi meteomarini. Lo studio svolto nell'ambito del piano per determinare la perimetrazione delle zone a pericolosità da inondazione costiera è stato effettuato con l'obiettivo di consentire il recepimento delle risultanze sia nella pianificazione urbanistica sia nelle procedure di protezione civile, pertanto sono stati considerati anche eventi meteomarini a basso tempo di ritorno. La mappatura delle aree di pericolosità è stata elaborata per i tempi di ritorno di 2, 20 e 100 anni.
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Mappe di pericolosità da inondazione costiera