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Attività di vigilanza sulla gestione dei rifiuti: i dati 2020

La Giunta regionale, con la deliberazione n. 41/4 del 31.12.2022, ha preso atto dei dati utili a definire lo stato di attuazione dei piani regionali di gestione dei rifiuti, secondo quanto previsto dall’articolo 199 del d. lgs. n. 152 del 3.4.2006, come modificato dalla legge n. 221 del 28.12.2015 e dal d. lgs. 116 del 3.9.2020. I dati relativi al 2020 sono stati raccolti ed elaborati dal Catasto rifiuti incardinato presso l’ARPAS e dal competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente.

La Sardegna ha raggiunto il 74,22% di raccolta differenziata, migliorando di oltre un punto percentuale il risultato del 2019 e confermandosi al secondo posto fra le regioni italiane, a circa 2 punti percentuali dal Veneto.

366 Comuni su 377, cioè il 97% del totale, hanno superato l’obiettivo di legge del 65% (in lieve ulteriore aumento rispetto al 2019), per una popolazione pari a circa il 91% sul totale. In particolare 144 Comuni hanno superato l’80% di raccolta differenziata, anticipando in tal modo a livello locale l’obiettivo stabilito dal Piano regionale per il 2022. Inoltre 199 Comuni si collocano fra il 70% e l’80% e 23 Comuni fra il 65% e il 70%. Come nel 2019, nella prima fascia si collocano Comuni interessati da importanti flussi turistici come Orosei, Siniscola e Tortolì, affiancati da Comuni meno popolosi come Monti, Sant’Antonio di Gallura e Ussassai, nonché da interi territori nei quali i servizi di raccolta sono svolti in maniera associata come l’Associazione dei Comuni di Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì, la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai e l’Unione della Trexenta.

L’incremento della percentuale di raccolta differenziata regionale ha determinato un ulteriore miglioramento, dello stesso ordine di grandezza, dell’indicatore relativo alla percentuale di rifiuti urbani avviati a preparazione per il riutilizzo e a riciclaggio, che già si attestava su valori superiori all’obiettivo di legge fissato per il 50% al 2020: in funzione del metodo di calcolo utilizzato fra quelli proposti dalle norme comunitarie, la nostra Isola ha conseguito un risultato pari al 60% o al 64%.

La produzione complessiva dei rifiuti urbani è diminuita di circa 26.000 tonnellate rispetto al 2019, dato verosimilmente legato alle minori presenze turistiche sul territorio isolano dovuto alla pandemia SARS COV 2.

Si registra una diminuzione dei rifiuti avviati alla termovalorizzazione, con conseguente incremento delle quantità di rifiuti urbani che sono state conferite direttamente in discarica, a causa dei lavori di ristrutturazione degli impianti di termovalorizzazione di Macomer e Macchiareddu.

Le volumetrie residue in discarica destinate alla chiusura del ciclo dei rifiuti urbani si sono ridotte del 40% nel 2020 rispetto al 2019; a tal proposito si evidenzia il progressivo esaurimento delle volumetrie di discarica nel Nord Sardegna, a causa dei preoccupanti ritardi nell’entrata in esercizio della nuova linea di termovalorizzazione di Macomer.

I conferimenti in discarica per la totalità dei rifiuti speciali non pericolosi sono diminuiti del 8% e le corrispondenti volumetrie residue del 7%. Tenendo in considerazione le sole utenze diffuse i conferimenti sono invece aumentati del 6%. I conferimenti nelle discariche per rifiuti inerti sono diminuiti del 4,7% e i volumi residui si sono ridotti del 9,5%.

La produzione totale di rifiuti speciali nel 2020 è diminuita del 9,8% rispetto al 2019. In particolare si registra una variazione percentuale della produzione di rifiuti speciali per unità di PIL rispetto al 2010 pari a -5,7% per i rifiuti non pericolosi e +3,8% per i rifiuti pericolosi.

La percentuale di rifiuti speciali avviati a preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio rispetto al totale gestito nel 2020 è stata del 52,1%, oltre 3 punti percentuali superiore al valore del 2019.

La percentuale di rifiuti speciali avviati a termovalorizzazione e incenerimento è ulteriormente diminuita passando dallo 0,8% del 2019 allo 0,6% del 2020.

È diminuita la percentuale di rifiuti speciali avviati a smaltimento di discarica rispetto al totale gestito, passata dal 36,4% del 2019 al 33,7% del 2020.

La superficie destinata al riutilizzo di fanghi in agricoltura è stata pari a 2.664 ettari, leggermente superiore rispetto al 2019 con un incremento dello 0,95%.

Consulta i documenti
Deliberazione n. 41/4 del 30/12/2022
Allegato Deliberazione n. 41/4