Smaltimento

 
Si definisce smaltimento di rifiuti qualsiasi operazione compiuta su di essi diversa dal recupero, anche quando l’operazione ha come conseguenza secondaria il recupero di sostanze o di energia.
 
La direttiva dispone anche che gli Stati membri si dotino di una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento dei rifiuti e di impianti per il recupero dei rifiuti urbani non differenziati provenienti dalla raccolta domestica. La rete è concepita in modo da consentire alla Comunità nel suo insieme di raggiungere l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani non differenziati e agli Stati membri di ambire individualmente al conseguimento di tale obiettivo, tenendo conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per determinati tipi di rifiuti. La rete degli impianti deve permettere lo smaltimento o il recupero dei rifiuti urbani in uno degli impianti appropriati più vicini.
 
Il D. Lgs. n. 152/2006 nel recepire le disposizioni comunitarie, prevede che lo smaltimento dei rifiuti sia effettuato in condizioni di sicurezza e costituisca la fase residuale della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero. Il decreto pone particolare attenzione all’applicazione dei principi di autosufficienza e prossimità; esso dispone infatti che lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani non differenziati siano attuati con il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili e del rapporto tra i costi e i benefici complessivi, al fine di:
  • realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi e dei rifiuti del loro trattamento in ambiti territoriali ottimali;
  • permettere lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati in uno degli impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, al fine di ridurre i movimenti dei rifiuti stessi, tenendo conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per determinati tipi di rifiuti.
Attualmente le principali tipologie di impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati esistenti in Sardegna sono le seguenti:
  1. impianti di termovalorizzazione;
  2. discariche.
Per impianti di termovalorizzazione si intendono quegli impianti atti a smaltire i rifiuti producendo al contempo calore o energia mediante processi di combustione.
La discarica è invece definita come un’area adibita a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni di deposito sul suolo o nel suolo, compresa la zona interna al luogo di produzione dei rifiuti adibita allo smaltimento dei medesimi da parte del produttore degli stessi, nonché qualsiasi area ove i rifiuti sono sottoposti a deposito temporaneo per più di un anno.