Le specie aliene
Le specie “aliene” o alloctone posso essere definite come specie, sottospecie o taxon più basso, introdotte al di fuori del naturale areale distributivo presente o passato; la definizione include ogni elemento, gameti, semi, uova, propaguli di quelle specie che abbia la possibilità di sopravvivere e successivamente riprodursi.
Le specie aliene possono essere suddivise in due gruppi: utili o invasive. Tra le specie aliene utili si trovano ad esempio la patata e il pomodoro, il loro beneficio è enorme se si pensa a quanto siano ormai radicati nella cultura contadina tradizionale e nella vita di tutti i giorni, si tratta di specie aliene che per usi agricoli o per allevamento hanno avuto indiscutibili effetti positivi sulla qualità della vita dell’uomo.
È differente il caso delle specie aliene invasive (IAS), si tratta infatti di specie che si diffondono dal punto di introduzione, con una certa velocità, e diventano prevalenti all’interno della nuova area, rappresentando la seconda causa di perdita della biodiversità nel mondo. Possono essere causa di molteplici conseguenze negative sulle comunità autoctone, quali: la predazione, il parassitismo, la diffusione di malattie, la competizione, l’ibridizzazione e la modifica dell’ecosistema.
L’introduzione di specie aliene è un fenomeno storico che può manifestare le sue conseguenze anche a notevole distanza temporale, negli ultimi 500 anni, le IAS sono state parzialmente o interamente responsabili dell’estinzione di almeno 112 specie di uccelli, più del 70% delle estinzioni note.