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Gioia torna in mare.

Ha ripreso il mare sabato pomeriggio nella Cala di Spalmatore, sull’isola dell’Asinara, la Caretta caretta ribattezzata Gioia, recuperata il 2 agosto dello scorso anno grazie alla segnalazione di un diportista nelle acque del Parco della Maddalena: grazie alla collaborazione tra i due parchi nazionali all'interno della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, Gioia è stata accolta e ricoverata presso il Centro di Recupero Animali Marini dell'Asinara (CRAMA), sotto la sorveglianza sanitaria del veterinario Giovannantonio Pilo.

Lo stato di salute dell’esemplare aveva destato preoccupazione fina dal primo momento: la pinna interiore amputata a causa dell'impatto accidentale con l'elica di un'imbarcazione, un importante deperimento organico ed un'infezione persistente che ha comportato un quadro di anemia hanno richiesto il massimo della cura per l’esemplare, 31 chili per 64 cm di lunghezza del carapace.

Dopo 9 mesi di terapia e riabilitazione, le condizioni di salute si sono stabilizzate e finalmente si è potuta disporre la dimissione ed il reinserimento in natura di Gioia: si è scelto di dotarla, in via sperimentale, di un dispositivo satellitare analogo a quello utilizzato per la tartaruga Graziella liberata nelle acque del Sinis il 6 maggio scorso nell’ambito del progetto di ricerca portato avanti dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina sotto la supervisione scientifica del CReS, che permetterà per circa un anno di monitorare tutti i suoi spostamenti, di seguirne le rotte e di raccogliere dati e parametri ambientali che consentiranno di valutarne l'adattamento e il comportamento.

L’evento è di straordinaria importanza: poter studiare con un dispositivo del genere i comportamenti di un esemplare menomato di una pinna rappresenta per la Rete regionale della fauna marina un grandissimo risultato.

Al rilascio in mare ha voluto essere presente, oltre al personale del CRAMA ed al direttore del Parco Vittorio Gazale, ai biologi del CReS, al CFVA ed alla coordinatrice della Rete regionale, anche l'assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Marco Porcu, che ha tenuto particolarmente ad avere vicino, per questa occasione, Giommaria Deriu, ultimo ispettore della polizia penitenziaria delle carceri sull’isola, che all’Asinara è arrivato da ragazzo e che da allora ne è il silenzioso custode.