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Riparte il tracciamento delle tartarughe

Riprende il progetto di tracciamento degli spostamenti delle tartarughe marine Caretta caretta portato avanti nell’ambito delle attività della Rete regionale per la conservazione della fauna marina coordinata dall'Assessorato della difesa dell'ambiente sotto la supervisione scientifica del CNR .

La giornata del 6 maggio ha visto, a chiusura del Primo workshop della Rete regionale tenutosi a Cabras i giorni precedenti, il rilascio in mare di una tartaruga battezzata col nome di Graziella dai due pescatori sportivi che, nel mese di settembre 2022, l’hanno recuperata in gravi condizioni di salute nelle acque di Sant’Elmo (Castiadas).

L’evento ha richiamato la presenza di oltre duecento persone: presenti tutti i rappresentanti della Rete regionale, del Corpo Forestale e della Guardia costiera, presenti al workshop, compreso l’Assessore della difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, che ha personalmente partecipato alle attività di liberazione, ma anche  moltissimi turisti, bambini e curiosi arrivati da tutto il territorio.

Graziella, dopo la chiamata al numero di emergenza, era stata recuperata dall’AMP Capo Carbonara, nodo della Rete competente per territorio e, con la consueta staffetta, portata alla Clinica Veterinaria Duemari di Oristano: dopo sette mesi di mantenimento, monitoraggio e riabilitazione al CReS -Centro di Recupero del Sinis e alla rimozione della lenza di nylon che si trovava all'interno del tratto digerente, l'esemplare ha recuperato tutte le sue capacità motorie, fisiologiche e comportamentali e ne è stata disposta la dimissione.

Il rilascio in mare è stato preceduto dalla posa di un dispositivo satellitare/GPS, analogo a quelli utilizzati per il monitoraggio delle quattro tartarughe, tra cui Genoveffa e Gavino provenienti dall’Acquario di Alghero, oggetto di studio dall’ottobre 2021.

La ripresa delle attività di monitoraggio è stata immediata: da pochi minuti dopo il rilascio in mare Graziella ha iniziato a dare notizie di sé. La posizione, che viene trasmessa quando l'esemplare emerge per respirare, è stata registrata più volte: il tracciato, come riportato dalla mappa, mostra che l’esemplare ha costeggiato la parte ovest della Sardegna percorrendo oltre 190 Km, fino alla posizione odierna localizzata oltre Capo Spartivento, in discesa verso le consuete rotte di migrazione. L'attività trasmessa ha mostrato apnee regolari e frequenti a emersioni, segno della perfetta ripresa in salute della tartaruga.

Il monitoraggio degli esemplari con dispositivi satellitari e GPS, portato avanti come attività di ricerca della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, è di straordinaria importanza per lo studio e la conservazione della specie e verrà presto implementata con la posa di altri dispositivi satellitari su esemplari riabilitati e pronti per il rilascio: il prossimo appuntamento è per fine mese all’Asinara.

Buon viaggio Graziella!

 

  Fotografie Marcello Chiodino e CReS.

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[foto mappa, elaborazione CReS]