Strumenti di pianificazione
Elettromagnetismo
I principali strumenti di pianificazione riconducibili alle sorgenti di radiazioni non ionizzanti sono riportati di seguito:
Direttive regionali in materia di inquinamento elettromagnetico
Lo strumento di riferimento sia per i soggetti pubblici coinvolti, in particolare le amministrazioni comunali, sia per i soggetti privati, proprietari e gestori di impianti fissi per le telecomunicazioni e la radiotelevisione che generano campi elettromagnetici.
Le direttive si propongono di dare attuazione ai seguenti principi generali:
- perseguire obiettivi di tutela della salute e di salvaguardia della popolazione esposta ad emissioni elettromagnetiche conformemente all'articolo 32 della Costituzione;
- consentire l'ordinato sviluppo, la corretta localizzazione ed il risanamento degli impianti, in raccordo con la pianificazione territoriale, ambientale e urbanistica locale;
- prevenire e ridurre l'inquinamento ambientale, dovuto alle emissioni elettromagnetiche degli impianti e assicurare la tutela dell'ambiente e del paesaggio.
In particolare le direttive si propongono di fornire indirizzi e criteri in merito alla gestione delle procedure autorizzative per la localizzazione, installazione, modifica degli impianti fissi per le telecomunicazioni e la radiotelevisione, che generano campi elettromagnetici.
Rumore
I principali strumenti di pianificazione relativi all’inquinamento acustico ambientale sono riportati di seguito:
Mappatura acustica strategica e Piano di azione
Il D.Lgs n. 194/05 “Attuazione della Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale” introduce l’obbligo di elaborare la mappatura acustica strategica degli agglomerati urbani e di predisporre il piano d’azione.
La mappatura acustica strategica ha lo scopo di rappresentare la distribuzione dei livelli di rumore Lden (livello diurno/serale/notturno) e Lnight (livello notturno) sul territorio per effetto di tutte le sorgenti sonore in esso presenti (strade, ferrovie, aeroporti, ecc.).
La mappatura si distingue dunque dalla Classificazione acustica del territorio comunale, rispondente alla legge quadro 447/95, che rappresenta invece i valori limite di rumorosità da rispettarsi nel territorio comunale.
Il piano d’azione individua gli interventi e le azioni orientati ad evitare e ridurre il rumore ambientale.
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Mappatura Acustica agglomerato di Cagliari
Piano d’azione dei dieci comuni dell’agglomerato di Cagliari
Mappatura Acustica agglomerato urbano Comune di Sassari
Piano Classificazione Acustica Comunale (PCA)
La Classificazione Acustica Comunale è un atto di pianificazione e di governo previsto dalla Legge quadro n. 447/1995. Esso disciplina l'uso e le modalità di sviluppo del territorio incidendo sulle variabili che determinano il clima acustico della città.
L'obiettivo della Classificazione Acustica è di perseguire la tutela del territorio dagli effetti causati dall’inquinamento acustico, prevenendo il deterioramento delle zone non compromesse acusticamente e definendo gli strumenti di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale ed industriale.
La Classificazione Acustica del territorio consiste nella assegnazione, a ciascuna porzione omogenea di territorio, di una delle sei classi individuate dalla normativa, sulla base delle prevalenti ed effettive caratteristiche di fruizione del territorio stesso.
La Classificazione Acustica non è rappresentazione dei livelli sonori presenti in una determinata area ma definisce quali livelli acustici sono ammessi in relazione alla tipologia dell'area stessa
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Piani di classificazione acustica comunali
Strategie della Regione Sardegna nel processo di pianificazione e governo dell’inquinamento acustico
Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e relazione previsionale di clima acustico (D.G.R. del 14 novembre 2008, n. 62/9)
Piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle infrastrutture di trasporto