Ecolabel

È uno strumento di certificazione volontario che identifica i prodotti ed i servizi realizzati nel rispetto di precisi criteri ambientali. Tali criteri sono definiti valutando l’intero ciclo di vita del prodotto/servizio (LCA) e vengono stabiliti per specifici gruppi di prodotto.
L’Ecolabel è il marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea istituito nel 1992 con il Regolamento CEE 880/92 e revisionato nel 2000 dal Regolamento CE n. 1980/2000. È uno strumento di certificazione volontario che identifica i prodotti ed i servizi realizzati nel rispetto di precisi criteri ambientali. Tali criteri sono definiti valutando l’intero ciclo di vita del prodotto/servizio (LCA) e vengono stabiliti per specifici gruppi di prodotto. Attualmente può essere assegnato a 23 gruppi di prodotto che corrispondono a 10 grandi settori produttivi e ad un’attività di servizi.
Con il Fiore Europeo, logo distintivo del marchio di qualità ecologica, vengono identificati i prodotti ed i servizi realizzati nel rispetto di precisi criteri ambientali. Tali criteri sono il risultato di accurati studi scientifici, predisposti da appositi comitati tecnici, in cui è garantita la partecipazione di tutte le parti interessate: produttori, autorità pubbliche, consumatori, sindacati. Per avere il marchio Ecolabel si devono rispettare sia criteri ambientali che di idoneità d’uso, al fine di garantire prodotti e servizi con prestazioni similari agli altri presenti sul mercato, ma che si distinguono per le alte prestazioni ambientali.
I criteri sono definiti valutando l’intero ciclo di vita del prodotto (Life Cycle Assement): dall’estrazione delle materie prime ai processi di lavorazione, alla distribuzione, all’utilizzo fino al suo smaltimento.
Periodicamente i criteri vengono aggiornati considerando il mercato e i progressi tecnico-scientifici, al fine di migliorare le prestazione ambientali del prodotto etichettato e di mantenere la selettività del marchio.
La gestione dell'Ecolabel è affidata al Comitato dell'Unione Europea per il marchio di qualità ecologica (CUEME), con il sostegno della Commissione Europea, di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo (SEE). Il Comitato è composto da rappresentanti dell'industria, delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni per la tutela dei consumatori.

Ecolabel per il servizio di ricettività turistica
L’Ecolabel per il servizio di ricettività turistica, disciplinato dalla Decisione CE 287/2003, può essere richiesto da tutte le strutture ricettive che offrono il servizio di pernottamento a pagamento. Per il servizio di ricettività turistica i criteri ambientali si distinguono in 37 obbligatori e 47 facoltativi e si articolano in sei sezioni: energia, acqua, detersivi e disinfettanti, rifiuti, altri servizi e gestione generale. Tutti i criteri hanno lo scopo di migliorare la gestione delle prestazioni ambientali da parte dei direttori, dei proprietari e del personale oltre ad incrementare la consapevolezza degli ospiti verso comportamenti rispettosi per l’ambiente.
Le strutture ricettive che al giugno 2006 hanno ottenuto il marchio Ecolabel sono 50, distribuite in 14 Paesi Europei: di queste il 36% sono italiane, seguono le strutture danesi (10%), olandesi (10%) e austriache (8%).

Il progetto Shmile
l fine di promuovere l’Ecolabel per le strutture ricettive, la Regione Sardegna ha aderito al progetto Life Ambiente Shmile (Shmile- Sustainable Hotels in Mediterranean Islands and Area) finalizzato a sostenere l’adesione al marchio Ecolabel su scala europea. ShMILE è un progetto dimostrativo attuato in tre alberghi pilota in Corsica, Sardegna e Grecia. Hanno partecipano al progetto enti pubblici, università, organismi di certificazione, hotel e consulenti nel settore dell’energia, dell’ambiente e del marketing. I partner italiani del progetto sono la Regione Sardegna e la Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari. In Sardegna, è stata inoltre avviata dal Consorzio 21 e dal Comune di Dorgali un’azione pilota per la diffusione dell’Ecolabel tra le strutture ricettive del territorio comunale.