Corsi d’acqua
La rete di monitoraggio delle acque superficiali, realizzata in attuazione del D.Lgs. 152/1999, è finalizzata alla valutazione dello stato di qualità delle acque in relazione ad obiettivi prefissati e riconducibili ad "obiettivi di qualità ambientale", conformemente a quanto previsto dalla normativa.
L’obiettivo di qualità ambientale è definito in funzione della capacità dei corpi idrici di mantenere i processi naturali di autodepurazione e di supportare comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.
Per ciascuna delle stazioni localizzate sui corsi d’acqua è stata effettuata la classificazione dello stato ecologico e di quello chimico. Attualmente, la classificazione delle acque superficiali può considerarsi una combinazione tra quanto prescritto dalla vecchia normativa e quanto stabilito dalla nuova.
La classificazione, espressa in classi da 1 al 5, è basata sullo Stato Ecologico, incrociando il dato risultante dai 7 parametri macrodescrittori (azoto ammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale, percentuale di saturazione dell’ossigeno, BOD5, COD ed Escherichia coli) con il risultato dell’I.B.E. e attribuendo alla sezione in esame o al tratto da essa rappresentato il risultato peggiore tra quelli derivati dalle valutazioni di I.B.E. e macrodescrittori.
Il numero di stazioni monitorate, dal 2002 al 2007, è diminuito da 69 a 65 e, nell’intervallo temporale 2006-2007, si nota un maggior numero di classificazioni non determinate a causa dell’assenza del parametro IBE. Su 21 stazioni classificate in stato buono nel periodo conoscitivo 2002-2004, per un'unica stazione si ha il peggioramento allo stato scadente nel 2006-2007, due passano allo stato sufficiente, tre non sono classificabili, ed una passa per uno stato sufficiente nel 2005-2006 per poi tornare allo stato buono.
Delle 28 stazioni classificate in stato sufficiente negli anni 2002-2004, tre migliorano passando allo stato buono, mentre due passano ad uno stato scadente nel 2005-2006 per poi tornare nello stato sufficiente nel 2006-2007. Otto stazioni risultano invece non classificabili. Delle 10 stazioni classificate in stato scadente nel 2002-2004, quattro passano allo stato sufficiente nel 2006-2007, una risulta non classificata. Delle tre stazioni classificate in stato pessimo nel 2002-2004, una non è classificabile, una migliora verso lo stato sufficiente ma non è classificabile nel 2006-2007 e la terza passa allo stato scadente.
Per ciò che riguarda lo stato chimico la classificazione evidenzia che l’89% dei corsi d’acqua si trova in uno stato chimico buono, mentre il 10 % in uno stato scadente dovuto per lo più alla presenza di metalli pesanti.
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D. Lgs. 195/05 - "Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale".
D. Lgs. 152/06 – “Norme in materia ambientale”.