Genoveffa e Gavino ritrovano la libertà.
Dalla mattina di sabato 9 ottobre le due Caretta caretta Genoveffa e Gavino hanno ritrovato la via del mare: i due esemplari erano in custodia al CReS (Centro di Recupero del Sinis) rispettivamente dal 2013 e 2011, a seguito del sequestro da un acquario dove erano detenute in cattività da oltre venticinque anni.
Al fine di monitorarne i comportamenti, le due tartarughe sono state liberate insieme ad altre due da sempre vissute in mare, Elettra ed Azzurra, che hanno trascorso al CReS un breve periodo di degenza dopo essere state recuperate impigliate in attrezzi da pesca o per aver ingerito plastiche.
Grazie a un progetto coordinato dal dottor Andrea de Lucia del CNR e cofinanziato dalla Regione Sardegna tramite la Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina, gli spostamenti delle quattro tartarughe saranno monitorati per più di un anno grazie a dispositivi satellitari GPS posizionati sul carapace che daranno informazioni, oltre alla posizione, anche sulle temperature delle acque e sulle profondità di immersione degli esemplari.
Il CReS dalle prime ore del mattino ha accolto i visitatori che hanno potuto vedere da vicino le tartarughe e conoscere le attività del Centro e della Rete Regionale grazie ai ragazzi dell’associazione Sea Scout, che ha accompagnato la manifestazione in tutta la giornata.
Dopo il saluto del sindaco Andrea Abis e dell’assessore regionale all’Industria Anita Pili, in rappresentanza dell’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, e dopo aver ripercorso con i protagonisti tutta la vicenda, le quattro tartarughe hanno ritrovato la via del mare nella spiaggetta antistante la Casa con la Cupola del CReS a San Giovanni di Sinis.
A fare da madrina dell’evento è stata la conduttrice Licia Colò, da sempre in prima linea per la difesa della natura, che non è voluta mancare per la nobile causa. “Ciò che è successo oggi è un orgoglio per tutta l’Italia – ha detto Licia Colò - Se la sensibilità ambientale cresce è anche grazie a iniziative come questa, e io sono orgogliosa di poter vivere un momento così emozionante ed essere portavoce di esempi virtuosi che hanno bisogno di essere raccontati e conosciuti, per creare cultura della sostenibilità ambientale”.
Nei prossimi giorni saranno disponibili nel sito Sardegna Ambiente le informazioni relative alle attività di monitoraggio sugli esemplari di Caretta caretta rilasciati dalla Rete Regionale e dotati di sistemi di tracciamento satellitare.