Teccu, Bari Sardo


Foto di: Elisabetta Floris

L’Area di Rilevante Interesse Naturalistico e Ambientale di Teccu è situata lungo la costa centro-orientale della Sardegna, nel tratto di costa compreso tra la spiaggia di Cea a Nord, e la spiaggia di Bari Sardo a Sud,ed è così caratterizzata:

  • il patrimonio biologico comprende habitat e specie di interesse mediterraneo; tra gli habitat rilevanti si distinguono le praterie di Posidonia oceanica, l’habitat maggiormente rappresentato che ricopre circa il 55% dell’area indagata; le formazioni coralligene, le biocenosi delle grotte semi-oscure e l’associazione del maërl. La frangia infralitorale è caratterizzata da popolamenti algali fotofili con dominanza di alghe rosse (dei generi Laurencia e Jania e Corallinales incrostanti) e brune, prevalentemente del genere Cystoseira, molto sensibili alla pressione antropica; degna di rilievo la presenza del mollusco gasteropode Dendropoma petraeum (Monterosato, 1884); 
  • l’area di indagine presenta molteplici emergenze naturalistiche rappresentate da risorse geomorfologiche: ai bordi dell’altopiano di Teccu è ben visibile la caratteristica fratturazione prismatico colonnare della roccia, dovuta al rapido raffreddamento delle lave basaltiche nel Pleistocene; questa si manifesta nella sua massima espressione scenica lungo la costa, a sud della foce del fiume S’Abba e su Limu. Gli stessi fenomeni effusivi sotto la superficie del mare hanno originato, in prossimità della linea di riva, delle pozze colme di acqua di mare, le pillow lavas, che si presentano come delle pozze perfettamente circolari di dimensioni anche metriche e sulle quali sono perfettamente visibili le tipiche fratture radiali. Lungo tutta l’area è possibile identificare numerose forme caratteristiche dei basalti, come le “lave a corde”, che si presentano particolarmente sceniche nella zona in prossimità dei basalti colonnari. A nord, presso Punta Niedda, il paesaggio è dominato da rocce granitiche che presentano le tipiche morfologie a tafoni, cavità tondeggianti create dalla erosione eolica e dal sale marino.