Elettromagnetismo

 
La Regione Sardegna, in attuazione della legge quadro nazionale n.36 del 22 febbraio 2001, ha emanato delle Direttive regionali sull’inquinamento elettromagnetico, approvate con la DGR n. 12/24 del 25/03/2010. Tali direttive definiscono, tra l’altro, le modalità per l’aggiornamento del “Catasto Regionale degli impianti fissi che generano campi elettromagnetici”, istituito con Delibera di Giunta 25/26 del 2004, ai sensi dell’art. 8 della sopraccitata legge 36/01.
Il Catasto ha sede presso il competente ufficio dell’Assessorato della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna e contiene, per ciascun impianto, informazioni di carattere generale ed informazioni tecniche e georeferenziate e consente di visualizzare la distribuzione geografica delle sorgenti elettromagnetiche.
 
Il Catasto raccoglie le informazioni relative alle diverse tipologie di sorgenti elettromagnetiche ed è suddiviso in due macrocategorie: Catasto alta frequenza (RF)  e Catasto bassa frequenza (ELF).
 
Il Catasto Alta frequenza è’ aggiornato con le comunicazioni dei gestori degli impianti inerenti all’attivazione di nuovi impianti, o eventuali modifiche apportate a quelli esistenti, e riguarda le seguenti tipologie di impianti:
 
  • stazioni radio-base (Telefonia mobile);
  • impianti di diffusione radio-TV; 
  • impianti amatoriali;
  • impianti ponti-radio;
  • impianti radar.

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Il Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora Ministero della transizione ecologica), con il decreto RIN-DEC-2016-0000072 del 28.6.2016, ha riconosciuto alla Regione Sardegna un contributo di € 426.096,30, finalizzato all’attuazione di interventi connessi alla minimizzazione dell'intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.