Strumenti di pianificazione

Protezione fauna, danni e attività venatoria

Il Piano faunistico venatorio regionale
La  Legge  n.  157  dell’11  febbraio  1992,  e  s.m.i.  "Norme  per  la  protezione della fauna selvatica  omeoterma e per il  prelievo  venatorio", stabilisce che  le Regioni  debbano emanare  norme  relative  alla  gestione  e  alla  tutela di  tutte  le  specie  della  fauna  selvatica  in conformità  a  tale  legge,  alle  convenzioni internazionali  ed  alle  direttive  comunitarie. 
La Legge  Regionale  n.  23  del  29  luglio 1998  "Norme  per  la  protezione  della  fauna selvatica  e  per  l’esercizio  della  caccia  in  Sardegna",  recepisce ed  attua  i  principi  sanciti dalla Legge n. 157/1992, prevedendo anche l’adozione  del “Piano   Faunistico   Venatorio   Regionale (P.F.V.R.),  strumento di pianificazione regionale attraverso cui la Regione Autonoma della Sardegna regolamenta e  pianificazione  la protezione della fauna e l’attività venatoria  nel  proprio  territorio, compatibilmente con obiettivi  del  piano  generale  di  sviluppo  e  della  pianificazione  urbanistico, paesistico e ambientale. Il piano prevede misure finalizzate alla conservazione  delle  capacità  riproduttive di alcune specie e, viceversa,  misure finalizzate al  contenimento  naturale  di altre considerate aliene o invasive, il conseguimento   della   densità   ottimale delle specie faunistiche   e la loro conservazione mediante la riqualificazione  delle  risorse  ambientali  e  la  regolamentazione  del  prelievo  venatorio.  Il  P.F.V.R. individua, tenendo conto della pianificazione territoriale e della pianificazione faunistico-venatoria in atto,  gli  areali  delle  singole  specie  selvatiche,  lo  stato  faunistico  e  vegetazionale  degli  habitat, verifica   la   dinamica   delle   popolazioni   faunistiche, ripartisce   il   territorio   secondo   le   diverse destinazioni e individua gli interventi volti al miglioramento della fauna e degli ambienti.

Consulta i documenti
Proposta Piano Faunistico Venatorio
Rapporto Ambientale
Sintesi non tecnica
Studio di incidenza
Deliberazione n. 66/28 del 23.12.2015


Carta delle Vocazioni Faunistiche della Sardegna
La Carta Faunistica Regionale, adottata dalla Giunta   regionale   con   la   deliberazione   n.   42/15   del   4.10.2006,   rappresenta   lo   strumento indispensabile per una corretta gestione conservazione della fauna selvatica (articolo 19, comma 4, L.R. n. 23/1998) oltre che per la predisposizione del calendario venatorio e, più in generale per la programmazione delle attività venatorie. La Carta delle Vocazioni Faunistiche (CVF) suddivide il territorio regionale in aree faunistiche omogenee. In ciascuna area vengono indicate le specie tipiche presenti, la relativa vocazione faunistica, gli areali di distribuzione, le consistenze, le dinamiche, le idoneità ambientali, gli impatti attuali e potenziali e le indicazioni gestionali riferite alle singole specie alla luce dei dati acquisiti. La Carta Faunistica Regionale si articola in 4 sottoprogetti:

  1. Studio e censimento dei Cormorani e avifauna migratoria nelle zone umide (ultimo aggiornamento 2011);
  2. Studio e monitoraggio dell’avifauna migratoria di interesse venatorio (aggiornato nel 2012);
  3. Studio ungulati selvatici: Cervo sardo, Muflone, Daino e Cinghiale (aggiornato nel 2011);
  4. Studio fauna stanziale: Pernice sarda, lepre sarda e coniglio selvatico (aggiornato nel 2010).

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Consulta i documenti
Deliberazione n. 42/1 5 del 4.10.2006 
Carta Vocazioni Faunistiche - Studio e censimento relativo ai cormorani e alla avifauna migratoria nelle zone umide 
Carta Vocazioni Faunistiche - Studio e monitoraggio dell’avifauna migratoria di interesse venatorio
Carta Vocazioni Faunistiche - Studio relativo agli ungulati 
Carta Vocazioni Faunistiche - Studio relativo alla fauna stanziale

Aggiornamenti
Deliberazione n. 53/28 del 4.12.2009 
Carta Vocazioni Faunistiche – Censimenti IWC, 7-25 Gennaio 2011 
Carta Vocazioni Faunistiche – Studio sull’avifauna migratoria in Sardegna, Aprile 2012
Carta Vocazioni Faunistiche - Aggiornamento Carta delle Vocazioni Faunistiche della Sardegna - Sezione Ungulati, 2012 
Carta Vocazioni Faunistiche -  Relazione conclusiva sulle ricerche su Pernice sarda e  Lepre sarda, Marzo 2010

 

Foreste

Il Pianificazione forestale si occupa di fornire gli indirizzi di utilizzo sostenibile  nel settore forestale. 
Il Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR) è uno strumento quadro di indirizzo, finalizzato alla pianificazione, programmazione e gestione del territorio forestale e agroforestale regionale, per il perseguimento degli obiettivi di tutela dell’ambiente e di sviluppo sostenibile dell’economia rurale della Sardegna. 

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Pianificazione forestale

 

Natura 2000

La Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 e la Direttiva 2009/147/CE del 30 novembre 2009, denominata “Habitat”, prevedeno la costituzione di una rete ecologica europea, denominata Rete Natura 2000, formata dai Siti di Importanza Comunitaria (SIC), che devono essere successivamente designati come Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e le Zone di Protezione Speciale (ZPS). Gli Stati membri, in attuazione delle due direttive, hanno il compito di stabilire le opportune misure di conservazione e le misure per evitare il degrado di habitat e specie di interesse comunitario. Tali misure implicano, all’occorrenza, la predisposizione di appositi piani di gestione finalizzati alla tutela degli habitat naturali e degli habitat di specie presenti nelle ZSC e nelle ZPS.

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Consulta dei decreti di istituzione, dei formulari standard e dei piani di gestione