Arco e Punta sa Berritta-Supràppare

 


Foto di: Marco Marrosu

Il monumento proposto si trova nel sito “Punta Sa Berritta, Valle Supràppare”, nella zona sommitale del massiccio del Monte Limbara e risulta interamente compresa nei confini del territorio comunale di Berchidda (Sassari). L’idea di istituire un monumento naturale regionale nell’area proposta non è nuova. Già precedentemente, infatti, l’Assessorato alla Difesa della Regione Autonoma della Sardegna aveva promosso uno studio sui monumenti naturali dell’Isola e sui loro problemi di valorizzazione (Barroccu C. & Genitileschi M.L., 1996). Si trattava di uno studio multidisciplinare, supervisionato dal funzionario Dott. Ciro Angiolino, descrittivo delle caratteristiche fisiche dei monumenti, delle memorie storiche che li riguardavano e dei legami paesaggistici. In quell’occasione era stata individuata anche l’area oggetto della relazione naturalistica, identificandola con il codice “15G Punta Balistreri” e proponendola come monumento naturale da istituire.

E’ costituito da due unità situate a breve distanza una dall’altra. La prima è Punta Sa Berritta, nota anche come Rocca Manna Supràppare nel versante berchiddese, caratterizzata da un blocco di roccia con la fisionomia di un parallelepipedo irregolare (stimato 10 x 15 m di base e 6 m di altezza) situato in incredibile equilibrio su una stretta cima. La cima è infatti ben riconoscibile a grande distanza anche dall’arteria stradale che collega Sassari ad Olbia, mentre il suo accesso dal versante settentrionale è mascherato dalla pineta e da altre rocce affioranti. La seconda unità è invece costituita da un Arco di roccia, anche esso di granito, stimato di 14 m di lunghezza, 6 m di altezza massima e 3,5 m di spessore. Formazioni di granito con simili dimensioni sono estremamente rare, per non dire uniche, in Sardegna.

Il sito è raggiungibile dalla SS392 Tempio Pausania – Oschiri mediante la strada asfaltata SP51 che risalendo il versante nordovest del Monte Limbara conduce alla sua sommità Punta Balistreri 1359 m passando per la Località Vallicciola, 1052 m. In prossimità di Punta Sa Berritta passa il sentiero Sentiero Italia e il sentiero 1B, segnato dall’Agenzia Forestas. È questo il percorso normalmente seguito dagli escursionisti per visitare la punta, mentre l’arco di roccia, essendo posto più in basso e non essendo visibile direttamente, è meno visitato. Quest’ultimo è raggiungibile invece seguendo un breve itinerario da un bivio con l’1B, indicato con ometti di pietra, e percorre in discesa un canale posto ad occidente di Punta Sa Berritta caratterizzato da grossi blocchi, accatastati uno sull’altro, testimoni dell’erosione avvenuta in epoca glaciale. Il richiamo del luogo non è solo quello innegabile di tipo paesaggistico, ma anche quello botanico-faunistico, in quanto ospita specie di flora e fauna caratteristiche della Sardegna con numerosi elementi endemici e di interesse conservazionistico come ad esempio la lucertola del Bedriaga, il tarantolino, l’aquila reale, il falco pellegrino, timo e ginestre endemiche. Gli habitat di interesse comunitario presenti nell’area di rispetto e nel monumento proposto sono 8220 - Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica e 4090 - Lande oromediterranee endemiche a ginestre spinose.

Il Monumento Naturale Regionale proposto ricade nel Sito d'Importanza Comunitaria ITB011109 – Monte Limbara ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE e s.m.i.. All'istituzione del Sito di Interesse Comunitario non è seguita la stesura del Piano di Gestione, fattore limitante per l'attuazione di progetti di diverso tipo, ma che in ogni caso impone l’obbligo della redazione di Valutazioni Ambientali per qualunque intervento e l’osservanza dei vincoli di rispetto sulla flora, fauna e habitat di interesse comunitario all’interno della sua area.

L’intera zona è compresa all'interno dei confini del cantiere forestale, nonché Oasi permanente di protezione e cattura “Limbara Sud”, istituito nel 1957 dall'allora Ente Foreste della Sardegna, oggi Agenzia Fo.Re.STAS. Tale cantiere si estende per un'area complessiva di 6681 ha e vede nel complesso granitico di P. Sa Berritta la sua vetta più elevata. All'interno di questo cantiere forestale è interdetta ogni attività venatoria, sono vietate attività di taglio degli alberi e vigono norme di rispetto della fauna e della flora locali. Essendo situato oltre i 1200 metri è tutelato paesaggisticamente dal PPR.

Il luogo è considerato dall’anno 2000 dai praticanti dell’arrampicata, un’Area Clean, cioè un sito di grande interesse storico e naturalistico, in cui si può arrampicare sulla roccia ma senza deteriorarla mediante forature con il trapano, o l’inserimento di ancoraggi artificiali (Sistema Turistico Locale Sardegna Nord Ovest s.c.a.r.l., 2011, Oviglia M., 2003, Conca C., 2001, Marrosu M., 2006). Sono infatti documentate in questo luogo le prime scalate della Sardegna ad opera del piemontese Guido Cibrario (Club Alpino Italiano, 1921).

Il Comune propone con l’istituzione anche l’attuazione di ulteriori vincoli e divieti per la tutela e la valorizzazione del sito, quali:

  1. Divieto di inserimento nella roccia di qualunque tipo di installazioni permanenti artificiali (ad es. tasselli, fittoni, spit).
  2. Divieto di progettazione e realizzazione di sentieri senza l’autorizzazione del Comune di Berchidda e dell’Ente gestore dell’area.
  3. Vincolo di rispetto della flora e della fauna del sito.
                                                  Allegato 1 - Carta inquadramento MN 10.000
                                                  Allegato 2 - Carta inquadramento MN 1.000