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Pubblicati i dati del riutilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura nell’anno 2022

L’utilizzo nei terreni agricoli dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione delle acque reflue, domestiche o industriali, è disciplinato dal D. Lgs. 27 Gennaio 1992, n. 99, in attuazione della direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura. Gli aspetti gestionali generali (raccolta, trasporto, deposito preliminare, trattamento, etc.), sono regolati dal D. Lgs. 3 Aprile 2006, n. 152, nella sua parte IV, relativa alla gestione dei rifiuti.

Le Regioni sono tenute a redigere annualmente la relazione riassuntiva, ai sensi del D. Lgs. 99/92, sui quantitativi di fanghi prodotti e riutilizzati in agricoltura sul territorio regionale, e a trasmetterla al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Nel corso del 2023 il competente Servizio dell’Assessorato della difesa dell’ambiente ha pertanto avviato una raccolta dati presso i produttori di fanghi di depurazione e i soggetti autorizzati al loro riutilizzo in agricoltura, nonché tra gli impianti autorizzati allo smaltimento della quota che non è stato possibile recuperare. I risultati sono raccolti nel documento “Utilizzo dei fanghi nella regione Sardegna - Anno 2022”.

Dal confronto con i dati delle precedenti relazioni annuali, consultabili nella pagina dedicata ai rifiuti speciali del portale SardegnaAmbiente, si riscontra che il riutilizzo, con circa 11.440 tonnellate, è in leggero aumento, +1,45%, rispetto al 2021. Molto simile in valore percentuale è anche l’aumento della superficie agricola interessata dagli spandimenti, 2.352 ettari (+1,85%).

I fanghi avviati allo spandimento presso le aziende agricole autorizzate provengono in massima misura dagli impianti di depurazione delle acque reflue urbane (98,13%). In leggero aumento la quantità dei fanghi provenienti dall’industria lattiero-casearia (da 179 a 194 t), mentre scende di poco, nel suo piccolo contributo percentuale sul totale recuperato, l’apporto dei fanghi provenienti dalla produzione di bevande alcoliche e analcoliche (da 20,71 a 19,52 t).

Il ruolo di principale destinazione dei fanghi rimane in capo alla provincia del Sud Sardegna, destinazione del 54% del recupero, mentre quella di Sassari ne riceve circa un terzo. La quota restante è suddivisa tra la Città metropolitana di Cagliari con il 10% e la Provincia di Oristano con il 4% della quantità totale riutilizzata in agricoltura.

La relazione include anche i dati riguardanti i trattamenti subiti dai fanghi prima di essere avviati al riutilizzo agricolo, la composizione media dei fanghi, la distribuzione a livello comunale e provinciale e le caratteristiche delle colture e dei terreni interessati.

Consulta i documenti
Relazione 2022