Monitoraggio e lotta biologica al cinipide e fitopatologie del castagno

 

Il Cinipide galligeno  del  Castagno, Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu (Hymenoptera Cynipidae) è un è un piccolo imenottero originario del nord della Cina ed è considerato una delle maggiori avversità del castagno a  livello mondiale in quanto può portare anche alla riduzione della  produzione  di  castagne  del 50-70%. In Sardegna l’introduzione risale al 2005-2006  per  mezzo  di materiale  vivaistico  proveniente  dal  Piemonte. vLa  specie  è  stata  segnalata  tardivamente nella  primavera  del  2007,  quando  era  già  sufficientemente  diffusa  da  rendere  inutile ogni tentativo di eradicazione.
Il sito di prima introduzione è stato individuato in località Geratzia nel territorio comunale di Aritzo diffondendosi presto in altre aree in cui è presente la specie Castanea sativa.
I sintomi provocati dal cinipide consistono nella formazione di galle (ingrossamenti tumorali causati dalla proliferazione cellulare) di colore rosso cupo sulle foglie, sulle gemme, sugli amenti e germogli. Tali escrescenze tumorali sono evidenti ad occhio nudo. Le galle vecchie, di color cuoio, presentano i fori di uscita delle vespe e pur se mummificate restano attaccate ai rami anche per diversi anni. Le galle di colore verde – rossastro, di nuova formazione (primaverili) si presentano come rigonfiamenti della nervatura centrale della foglia.
Tale patologia si diffonde facilmente attraverso:
– il volo delle vespe adulte;
– il trasporto mediante agenti atmosferici come il vento;
– il trasporto mediante gli operatori del settore e dei mezzi agricoli usati;
– lo scambio di materiale infetto, marze o astoni principali.
Attualmente l’insetto è oggetto di un Programma regionale di lotta biologica con l’introduzione del parassitoide Torymus sinesi (Kamijo) (Hymenoptera Torymidae),  un imenottero calcidoideo di origine cinese che sta venendo progressivamente diffuso in tutta la Barbagia di Belvì in cui a partire da 2007 è stato rinvenuto il cipinide. Le femmine di questa specie, infatti, vanno alla ricerca specifica delle galle nelle quali il cinipide compie l’evoluzione da uovo ad individuo adulto, le perforano con i lunghi ovopositori e depongono le proprie uova nelle zone di cova del cinipide del castagno. In seguito le larve del parassitoide si cibano di quelle del parassita.
Il Programma esecutivo di lotta è stato assegnato all’Agenzia Laore e all’Agenzia Agris. 

Le agenzie coordinano i monitoraggi e gli interventi di parassitizzazione delle larve del cinipide a cura 
dell'antagonista naturale, appositamente importato, riprodotto e liberato.
Le campagne di monitoraggio sulle infestazioni del “cinipide del castagno” vengono condotte dall’Agenzia Laore.

Consulta i documenti
Programma di lotta del cinipide del castagno