Monitoraggio e lotta alla Processionaria del pino

 

La Thaumetopoea pityocampa, anche meglio conosciuta come processionaria del pino, è stata riscontrata per la prima volta nel 2006 nel territorio di Sanluri. Le  larve di questa specie si  nutrono  degli  aghi  dei  pini  ed  in  caso  di  elevate  densità  di  popolazione possono defogliare completamente vaste superfici boscate. Quando le infestazioni si ripetono per più anni consecutivi, le piante riducono il loro accrescimento e possono andare incontro ad un progressivo deperimento che facilità attacchi esiziali di parassiti secondari o di malattie fungine. 
La dannosità della specie è andata aumentando a causa del progressivo invecchiamento degli impianti a pino domestico dove sono venute a mancare le minime cure colturali. La processionaria presto si è diffusa in altre zone forestali della Sardegna e  attualmente è sottoposta ad un Programma regionale di eradicazione condiviso da diverse amministrazioni pubbliche. 
Il D.M. 30/10/2007 contiene le disposizioni per la lotta obbligatoria contro questo organismo fitofago.
La Regione Autonoma della Sardegna si è dotata di un Programma triennale di eradicazione della processionaria del pino, che ha individuato nella Provincia del Medio Campidano il soggetto capofila per l’attuazione degli interventi di lotta anche con  elicotteri.
Annualmente In Sardegna, nel territorio della Provincia del Medio Campidano viene predisposta una rete di monitoraggio costituita da trappole a feromoni di cattura degli adulti. Le campagne di monitoraggio sulle infestazioni della “processionaria del pino” vengono condotte dalla Provincia del Medio Campidano in collaborazione con l’Università, con il CFVA e l’Ente Foreste.
Durante l’autunno si eseguono dei trattamenti aerei con Bacillus thuringiensis kurstaki e l’asportazione da terra dei nidi. 

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Programma Processionaria del pino
Scheda fitofago forestale Traumatocampa pityocampa