Monitoraggio e lotta biologica alla Psilla Lerp e fitopatologie dell'eucalipto

 
La  psilla  Glycaspis  brimblecombei, nota  come  Psilla  lerp  dell’eucalipto,  é  considerata  a  livello  internazionale  come  il  più  importante  fitofago  degli  eucalipti.  
Si tratta di una specie originaria dell’Australia, comparsa in Italia a partire dal 2010, dove si è diffusa prima in Campania, in Lazio e poi Sardegna, dove, già nel 2011, l’infestazione ha assunto notevoli dimensioni diventando una vera e propria emergenza fitosanitaria per l’eucalipto.
 
La Psilla lerp, nutrendosi della linfa, si insedia a livello fogliare, dove provoca coperture molto simili a quelle realizzate dalle cocciniglie e chiamate lerps che ricoprono le foglie. L'insetto aggredisce prima i rami e poi le foglie. Nei focolai d'infestazione è stato osservato che l'insetto si sviluppa sul fogliame adulto e sui germogli dell'anno.  Il parassita, alimentandosi a spese della linfa, produce grandi quantità di melata in tutti gli stadi. I danni provocati da questa specie sull’eucalipto possono portare la defogliazione della pianta sino alla sua morte nel giro di due, tre anni
L'insetto adulto, che ha dimensioni di circa 3mm, è volare per lunghe distanze.
Nel 2011 l’infestazione è dilagata rapidamente nel comprensorio di Arborea e da qui si è diffusa in altri territori dell’isola costituendo una vera e propria emergenza fitosanitaria in quanto risultano a rischio anche i prodotti derivati dall’apicoltura e quelli per uso officinale.
Il Programma esecutivo di lotta è stato assegnato all'Università di Sassari che realizza tutte le attività e operazioni di monitoraggio dell'agente e del suo antagonista naturale, il Bliteus Psyllaephagus che, si nutre efficacemente della Psilla lerp e potrebbe contrastarla efficacemente. L'attività di riproduzione massiva in laboratorio dell'antagonista naturale è assegnata all'Agenzia Agris.