Fauna e flora

 

La flora della Sardegna è tipicamente mediterranea, influenzata notevolmente dal clima caratterizzato inverni miti ed estati secche. La vegetazione boschiva è caratterizzata soprattutto da formazioni sempreverdi formate da alberi di leccio e sughera e da boschi a foglie caduche come la roverella e il castagno. Formazioni cespugliose di corbezzolo, lentisco, ginepro, olivastro, cisti, mirto, fillirea, erica, ginestra, rosmarino, viburno, euforbia si identificano con la “macchia mediterranea”. Queste formazioni, di grande interesse ecologico, sono le più rappresentative della area mediterranea. Nei terreni degradati la macchia lascia il posto alla “gariga”, costituita da specie come il timo, l’elicriso, i cisti, l’euforbia.
L’ambiente favorevole della Sardegna ha consentito la diffusione di numerosi endemismi vegetali e animali di straordinaria valenza naturalistica, che mostrano spesso caratteristiche tipiche delle isole, come le dimensioni più piccole degli esemplari rispetto a specie affini presenti in regioni geografiche più grandi, oppure caratteristiche peculiari dovute al lungo isolamento.

Progetto pilota di reintroduzione in Sardegna del Tritone sardo

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Progetto pilota di reintroduzione in Sardegna del Tritone sardo

 Il progetto si prefigge lo scopo di ristabilire una popolazione di Tritone sardo in una parte del suo territorio in cui risulta estinta in tempi storici. Il Progetto di reintroduzione del Tritone sardo (Euproctus platycephalus) è portato avanti dal Servizio Tutela della natura e politiche forestali dell’Assessorato della difesa ambiente, in collaborazione con la Città Metropolitana di Cagliari, Forestas, il CFVA e le Università di Roma 3 e di Cagliari. Il primo stock di trenta individui, foto identificati, è stato liberato il primo ottobre 2019, in un Rio ubicato in provincia di Cagliari, immettendo 10 individui (5 maschie e 5 femmine) in ciascuna delle tre pozze precedentemente individuate e ritenute idonee ad ospitare i piccoli animali.

La popolazione immessa è stata monitorata dai tecnici: dell’Agenzia Forestas, dell’Università di Cagliari e Roma 3, dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente e della Fondazione Bioparco di Roma. Nei primi giorni successivi al rilascio, il monitoraggio è stato giornaliero sino ad arrivare ad una frequenza mensile nei mesi successivi. La metodologia adottata per il monitoraggio è quella del conteggio visivo con osservatori multipli e indipendenti e saltuariamente quella di cattura e ricattura. Il monitoraggio è stato sospeso a fine dicembre 2019 e riprenderà appena il flusso e la portata idrica del rio si ridurrà e consentirà di effettuare con sicurezza ed efficacia le operazioni di censimento. Il monitoraggio sino ad ora eseguito consente di affermare che la popolazione risulta ancora presente.