Catasto Alta frequenza

 

Le sorgenti specifiche di questi campi sono gli apparati per radio-telecomunicazione: essi emettono segnali trasmessi da onde elettromagnetiche che, propagandosi nello spazio, trasportano informazioni da un trasmettitore ad un ricevitore. Si tratta, quindi, di emissioni irradiate da dispositivi, le antenne, progettate appositamente per diffondere il campo generato sul territorio di cui si vuole garantire la copertura con un segnale o per connettere puntualmente due apparati. Nel primo caso parliamo di antenne per la diffusione del segnale radiofonico, televisivo o per telefonia cellulare e nel secondo di ponti radio che consentono ai centri di telecomunicazione di colloquiare tra loro.

Le stazioni per telefonia cellulare, invece, al fine di una diffusione più capillare della rete e di un’ampia offerta di canali telefonici sono più diffuse sul territorio e sono presenti soprattutto nelle aree abitate o in quelle con maggior frequentazione turistica. I campi elettromagnetici a radiofrequenza sono soggetti a normativa nazionale e regionale per quanto attiene alla  protezione della popolazione dall’esposizione. Tale normativa prevede un ruolo attivo dell’ARPA sia in termini preventivi che di controllo.

Le attività di controllo dell’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza si sviluppano attraverso:

  • Rilievi strumentali di campo elettrico sul territorio, in prossimità di stazioni di trasmissione;
  • Monitoraggi strumentali prolungati nel tempo;
  • Campagne di misura specifiche su ampie aree del territorio promosse da ARPA o richieste dagli enti locali;
  • Modellistica numerica con la quale si può simulare la distribuzione di campo nell’intorno delle stazioni di trasmissione.

Consulta la normativa
Norma CEI 211-7 “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz – 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana” e successive appendici
Norma CEI 211-10 “Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza” e successive varianti