Raccolta differenziata

 
Il Piano regionale, in coerenza con i principi e i vincoli delle norme comunitarie, ha scelto di privilegiare sistemi di raccolta che responsabilizzino i cittadini e li rendano pienamente partecipi di una gestione dei rifiuti ambientalmente corretta, al fine di conseguire una raccolta differenziata che garantisca la massima quantità e la migliore qualità dei materiali recuperabili dai rifiuti. Come elemento base, pertanto, va data priorità all’attivazione delle raccolte domiciliari, le uniche intrinsecamente in grado di indurre comportamenti virtuosi.
In particolare, le principali frazioni merceologiche che concorrono al calcolo della raccolta differenziata sono:
 
  • la sostanza organica (intesa come frazione umida da rifiuti di cucina e mercati e da rifiuti di giardini e parchi);
  • i rifiuti di imballaggio (vetro e imballaggi in vetro, carta/cartone e imballaggi in carta/cartone, plastiche e imballaggi in plastical imballaggi in metallo come lattine e barattoli);
  • i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche come frigoriferi o altre apparecchiature fuori uso quali lavatrici, computer, etc. );
  • i rifiuti urbani pericolosi (RUP: pile, batterie e accumulatori, farmaci, olii e grassi);
  • altri materiali al recupero (legno e imballaggi in legno, ferro e acciaio, altri metalli, ingombranti al recupero o al trattamento, tessili / abbigliamento e imballaggi in materiale tessile, imballaggi misti).
Nel corso degli anni la Regione Sardegna ha avuto un netto incremento nei risultati ottenuti dalla raccolta differenziata. Questi risultati sono riconducibili ad un miglioramento dell’intero processo di gestione dei rifiuti, cui ha contribuito la percentuale, sempre maggiore, di Comuni coinvolti nella raccolta secco-umido, ormai diffusa su tutto il territorio regionale. Inoltre, un forte incentivo allo sviluppo della raccolta differenziata è stato dato dall’applicazione del meccanismo della premialità/penalità che la Regione Sardegna applica dal 2004 ai Comuni in base alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte. 
I risultati conseguiti confortano sulla correttezza della strada intrapresa per controllare efficacemente il sistema di gestione complessivo dei rifiuti urbani, nella convinzione che solo con le raccolte differenziate ad alta efficienza i Comuni possono evitare l’insorgere di situazioni di emergenza. Una raccolta differenziata, dunque, non fine a sé stessa ma azione primaria per il governo reale dei rifiuti.
Il D. Lgs. n. 152/2006 impone all’art. 205 il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata al 31.12.2012.
Con deliberazione n. 23/8 del 9.5.2017 la Giunta regionale ha individuato il metodo standard di calcolo della percentuale di raccolta differenziata conseguita dai Comuni; in funzione di tale percentuale i Comuni potranno essere premiati o penalizzati sia attraverso il meccanismo di premialità/penalità regionale sia attraverso l’applicazione dell’ecotassa.
 

Consulta i Documenti

Accordi di programma
 
Circolari
 
Deliberazioni della Giunta regionale correlate